sperpero patrimonio
Buongiorno mi chiamo Silvia sono una casalinga, non vivo con i miei genitori ma con mio marito. In questi 25anni ho assistito senza mai obiettare alcunchè allo sperpero di parte del patrimonio dei miei genitori a favore unicamente di mio fratello. Mantenimento universitario, auto acquistategli, ferie pagate, acquisto di una casetta pronta per l'eventuale futuro s matrimonio e altro. Io non ho avuto in questi anni nulla, spesso sono manacati pure i regali di compleanno. Il tutto in una situazione "tranquilla" cioè non provocata da litigi o altro. Da un po' ne soffro e non sopporto più questa disparità, in più ho avuto sentore che mio padre intende vendere un appartamento di sua proprietà per aiutare economicamente e ancora una volta mio fratello. Chiedo cortesemente di sapere se ho qualche titolo, qualche strumento legale o magari anche qualche possibilità di bluff legale, per bloccare questa situazione che mi vede sfavorita e che, così come si sta mettendo, sta evolvendo verso il trasferimento di tutti i beni dei miei genitori verso solo e unicamente mio fratello. Vi ringrazio molto per la risposta.
Categoria Civile
Stato: Aperta
Risposte: 1
7 anni fa

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quota di legittima
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Conlegra Staff
Avvocato
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Gentile utente, la legge italiana protegge i congiunti più stretti, limitando la libertà di disporre con il proprio testamento: nella successione testamentaria infatti una parte del patrimonio deve essere “riservata” a determinate persone c.d. “riservatari” o “legittimari”, anche se ciò è contrario alla volontà espressa dal testatore. A norma dell'art. 536 ss c.c. le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione sono: il coniuge, i figli legittimi, i figli naturali, gli ascendenti legittimi. Ai figli legittimi sono equiparati i legittimati e gli adottivi. La quota legittima che spetta in ogni caso al legittimatario (indipendentemente dall'eventuale testamento lasciato dal de cuius) è cosi suddivisa: discendenti e coniuge: al coniuge spetterà metà dell'eredità se concorre con un solo figlio, un terzo se i figli sono due o più. La divisione tra i figli avviene come nel caso precedente. discendenti ma non il coniuge: l'eredità è divisa in parti uguali tra i figli. Quindi se la Sua quota legittima è stata in qualche modo lesa potrà esercitare l'azione di riduzione attraverso la quale recupererà ciò che le spetta. E' opportuno rivolgersi a un Avvocato di fiducia Distinti saluti Conlegra Staff
7 anni fa

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